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“IL SENSO DEL COLORE. TRE INCONTRI, TRE INTERPRETAZIONI"

Il Collegio F.lli Cairoli di Pavia ospiterà il ciclo di conferenze “IL SENSO DEL COLORE. Tre incontri, tre interpretazioni”.

I tre incontri programmati, che si terranno in Aula Didattica 1 nei giorni 16, 23 e 30 novembre (dalle 17.00 alle 18.30), rappresentano una riflessione, teorica e pratica, relativa al colore e al proprio uso in arte. Il colore è un elemento fondamentale della grammatica visiva e costituisce per l’artista uno strumento espressivo fondamentale. Quando si guarda un dipinto si guarda, in primo luogo, un "oggetto" i cui componenti - il supporto e i colori - hanno un valore in sé, indipendentemente dal "soggetto" rappresentato.

Nel primo appuntamento, a cura della storica dell’arte Susanna Zatti, dal titolo “Colore tra pratica e simbolo nella Pittura Moderna” sarà seguita l’evoluzione della tecnica pittorica dall’Età Moderna (fine del XV secolo) all’Impressionismo, comprendendo così come l’uso dei pigmenti e le scelte cromatiche corrispondano a precisi codici comunicativi tra l’artista e il suo pubblico.

Nel secondo incontro “Colore e Non Colore tra Avanguardia e Contemporaneità”, a cura del critico d’arte Giosuè Allegrini e dell’artista Alessandra Angelini, verranno esaminate le declinazioni del colore e della luce, osservate attraverso una nuova visione scientifica, nel passaggio dalle Avanguardie europee del Novecento all’Arte americana, e le successive letture filosofiche e culturali che conducono il colore verso nuove interpretazioni, sino alla sintesi acromatica dell’Arte Concettuale.

Il terzo appuntamento dal titolo “Colore e luce tra spazi reali e virtuali”, sempre a cura dell’artista Alessandra Angelini, è invece un laboratorio all’interno del quale saranno presentati in successione i pigmenti, principali responsabili della produzione fisica del colore e i colori digitali generati da raggi di luce o da pixel luminosi all'interno dei monitor. Come onda elettromagnetica il colore viene, infatti, percepito dall'occhio in termini di luminosità ma la sua fruizione dipende molto anche dalla natura del materiale di cui è composto il mezzo che lo riflette. Colori prodotti dallo schermo di un computer non corrispondono a livello percettivo ed emozionale agli stessi applicati su materiali tangibili e fisici. Questo confronto, unitamente all’analisi spettrofotometrica, concluderà il ciclo di conferenze.


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